Nella notte è stato pubblicato su GitHub il codice sorgente, con licenza AGPL-3.0, di Immuni.
Se non ti è chiaro che cos’è Immuni e se esistono dei concorrenti, ti invito a leggere qui e qui.
E’ stato pubblicato infatti nella notte nel repository su GitHub il codice sorgente, con licenza AGPL-3.0, di Immuni da parte di Bending Spoons S.p.A.
Possiamo trovare ben cinque repository, ovvero:
- immuni documentation
- immuni-app-ios
- immuni-app-android
- immuni-ci-scheduler
- immuni
Tutti vengono continuamente aggiornati: lo sviluppo infatti non è ancora concluso, oltretutto non mancano issue e contributi della community.
Molti sviluppatori infatti hanno subito provveduto a scaricarsi le versioni preferite delle applicazioni per non far mancare le proprie critiche o i propri apprezzamenti.
Com’era facile aspettarsi, i contributi della community riguardano più la versione Android che quella iOs. Questo non per inferiorità/superiorità di una piattaforma rispetto all’altra ma per diffusione di programmatori sulle diverse piattaforme.
C’è da dire che, forse anche a seguito di tutte le polemiche degli scorsi mesi, gli sviluppatori di Bending Spoons ed il Ministero dell’Innovazione scelgono la strada della trasparenza. Dobbiamo però dire che la parte pubblicata è prettamente mobile, niente invece, almeno per il momento, che riguardi il backend.
Stando a quanto pubblicato, Immuni, al primo accesso, richiederà di inserire la nostra provincia di riferimento (quella di residenza o di domicilio domicilio) e… e basta!
Questo è l’unico dato che dovremo fornire all’app e che rimarrà comunque anonimo, perchè non corredato da altri dati identificativi personali aggiuntivi. Ovviamente andranno accettati i termini e condizioni, inoltre il servizio potrà essere usato solo dagli utenti che hanno più di 14 anni.
Su iPhone, inoltre, l’app richiederà solo l’autorizzazione ad inviare le notifiche di esposizione e sfruttare il Bluetooth in background per comunicare con gli altri dispositivi.
Se non volete sbirciarvi il codice, potete dare un’occhiata all’articolo proposto da iphoneitalia.com